Un futuro che é già presente: Internet of Everything | Internet & Social Media – 3° Parte
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Si parla di Internet of Things (acronimo di IoT) o ancora di Internet delle Cose, ma forse sarebbe più corretto definirla Internet degli oggetti. Ci sono, infatti, gli oggetti intelligenti (i cosiddetti “smart objects”) alla base dell’Internet of Things. E non stiamo parlando soltanto di computer, smartphone e tablet, ma soprattutto degli oggetti che ci circondano all'interno delle nostre case, al lavoro, nelle città, nella vita di tutti i giorni. L’Internet of Things nasce proprio qui: dall'idea di portare nel mondo digitale gli oggetti della nostra esperienza quotidiana.
Tale fenomeno costituisce uno stadio evolutivo di Internet, che a partire dagli anni Novanta, epoca del “fixed computing”, ha conosciuto all’inizio del nuovo millennio la fase della mobilità per passare a cavallo del 2010 all’IoT e concludersi alla fine del prossimo decennio con l’IoE (Internet of Everything). Non si tratta di un concetto nuovo: tra i primi a schematizzarlo vi fu Cisco, che nel 2012 propose una struttura come quella mostrata nella Figura 1.
Rapportando tale schematizzazione alla realtà in cui siamo immersi, dopo pochi anni ci rendiamo conto di come si tratti di fenomeni già in atto, se non più o meno consolidati. La crescente connessione delle persone a Internet attraverso device e piattaforme (soprattutto i social network), è cresciuta esponenzialmente, trasformando le persone stesse in nodi della Rete, in veri e propri hub. Non sono solo le persone, però a essere connesse, ma anche (e in numero crescente) le cose. Gli oggetti dotati di sensori, sempre più numerosi e variegati, finiranno con l’includere una quantità di oggetti di uso comune: potenzialmente, ogni oggetto che ci circonda.
Ciò dà origine a una mole enorme di dati, che nell’IoE si trasformano però in informazione di valore, che può (e deve) essere utilizzata a supporto dei processi decisionali. La vera sfida in questo scenario è rappresentata dai processi e dalla loro efficienza: garantire a tutti i soggetti coinvolti non tanto l’accesso all’informazione, quanto a un’informazione qualificata, sicura, e con tempistiche che ne massimizzino il valore.
L’accesso a informazioni di valore in tempo reale è uno strumento potente e non solo per individui e imprese, ma anche per enti pubblici e organismi sovranazionali. Potenzialmente, l’IoE potrebbe essere di supporto a tematiche di portata globale, nel momento in cui l’interconnessione di ogni elemento sarà di reale aiuto alla conoscenza.